Peste: l’orrore dell’epidemia all’epoca di Manzoni

Peste: l’orrore dell’epidemia all’epoca di Manzoni

Peste: l’orrore dell’epidemia all’epoca di Manzoni


Scheletri che ballano la danza della morte o che incombono sui contagiati, esecuzioni degli untori e carri pieni di cadaveri, vittime della peste: è questa la lugubre atmosfera nella Sala Maria Teresa della Biblioteca Braidense di Milano, che dal 4 maggio fino all’8 luglio ospita la mostra Manzoni, 1873-2023. La peste, orribile flagello, tra vivere e scrivere, allestita in collaborazione con la Pinacoteca di Brera, in occasione dei 150 anni dalla morte dell’autore. Il 22 maggio 1873, infatti, Alessandro Manzoni si spegneva nella sua città natale, Milano, all’età di 88 anni.

E proprio il capoluogo lombardo fa da sfondo a parte della vicenda raccontata nella sua opera più celebre, I promessi sposi, ma anche in Storia della colonna infame: nella prima metà del Seicento, nella città, infatti, si iniziano a intravedere i primi indizi della diffusione della peste, poi sfociata nell’epidemia del 1630 che ha piegato il Nord Italia che aveva decimato la gente. La mostra permette di immergersi nell’esperienza di un’epidemia del passato, di come veniva vissuta e di come era rappresentata in disegni, incisioni e illustrazioni. Una crisi che abbiamo provato sulla nostra pelle con la pandemia di Covid-19, di cui tuttora ci portiamo dietro gli strascichi.

L’esposizione, allestita in collaborazione con l’archivio storico Ricordi e con dimora Manzoni e curata da Marzia Pontone, direttrice scientifica della Braidense, con Giulia Nuvoli e Marco Versiero, comprende ben 114 opere, tra libri, illustrazioni, incisioni e disegni, suddivise in 17 sezioni. Sono moltissimi i riferimenti letterari e artistici alla peste e alle epidemie di malattie infettive nel passato: si pensi all’epidemia che ha colpito l’accampamento degli Achei che viene raccontato nell’Iliade, o alla peste di Atene del 430 a.C. di cui si parla nelle opere di Tucidide e Lucrezio o alla peste bubbonica che ha fatto migliaia di decessi nella sola Costantinopoli, o a quella del 1348, che fa da sfondo alla vicenda del Decameron di Boccaccio. Oltre alla mostra è possibile prendere parte ad alcune iniziative collaterali, come i laboratori aperti al pubblico, tra cui Piccolo lessico illustrato della peste e Peste per posta, o attività per la scuola, com Peste pop-up. Inoltre ci sarà la possibilità di preparare degli incontri nella sala Manzoniana della Biblioteca, conferenze e presentazioni aperte al pubblico o su invito, spettacoli e performance.



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di Chiara Zennaro www.wired.it 2023-05-04 12:42:43 ,

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